Ha 41 anni e il suo è un nome molto famoso nel panorama industriale italiano. Giovanni Tronchetti Provera sarebbe la persona con cui Chiara Ferragni ha ritrovato l’amore dopo la fine del matrimonio con Fedez.
Figlio di Marco Tronchetti Provera, attuale vicepresidente esecutivo di Pirelli ed ex presidente di Telecom Italia, e di Cecilia Pirelli, erede della famiglia ha fondato l’azienda omonima, Giovanni si è diplomato al Liceo Scientifico, per poi laurearsi, nel 2008, in Business Management alla prestigiosa London English School. Ha seguito le orme del padre, iniziando a lavorare per l’azienda di famiglia. I suoi incarichi sono diventati sempre più importanti, e dallo scorso anno Giovanni Tronchetti Provera è Executive Vice President Sustainability, New Mobility and Motorsport. Nella classifica dei manager più pagati d’Italia, si è classificato terzo nel 2023 e quarto nel 2024.
Giovanni Tronchetti Provera è stato sposato con Nicole Moellhausen, imprenditrice di origini tedesche residente a Milano (i due hanno divorziato un anno fa dopo sette anni di matrimonio), e dalla loro relazione sono nati tre figli. Ed è proprio nella scuola dove vanno i bambini – la stessa frequentata da Leone e Vittoria, i figli che l’imprenditrice ha avuto da Fedez – che Chiara Ferragni e il manager si sarebbero conosciuti.
Secondo il giornalista Gabriele Parpiglia, «è lì che avviene il primo incontro tra i due. Qualche chiacchiera, poi consigli e scambi di idee sul difficile momento di entrambi, fino a quando i due si scambiano i numeri di telefono senza perdersi mai di vista». Ma la scintilla sarebbe scoccata in estate, dopo la presunta storia con Silvio Campara (mai confermata ufficialmente dai diretti interessati), durante il viaggio tra Corsica e Sardegna che Chiara Ferragni ha fatto con le sorelle. Da allora sarebbe iniziata una frequentazione assidua che, dopo mesi di indiscrezioni, sembra finalmente confermata dalla prima foto che mostra il primo bacio (in pubblico) della coppia, scattata durante la festa di Halloween al Maka Loft di Milano e pubblicata dal Giornale d’Italia.