Chiara Ferragni è tornata a Milano e alla “normale” quotidianità fatta di impegni lavorativi, fitting e serate con i bimbi e sembra aver ritrovato una sua dimensione a quasi un anno di distanza dal periodo peggiore della sua vita, quello in cui si è ritrovata ad affrontare lo scandalo dei pandori Balocco e la separazione dal marito Fedez. Dopo il weekend di Halloween trascorso tra party in maschera e vacanze romane, ora si sta godendo la casa a City Life che ha ristrutturato appena un anno fa e lo sta facendo in compagnia dei piccoli Leone e Vittoria. Sono stati proprio questi ultimi ad emozionarla con un dolcissimo regalo: ecco cosa hanno realizzato per lei.
I dolci regali di Leone e Vittoria
I piccoli Leone e Vittoria stanno crescendo e, sebbene vengano tenuti a debita distanza dai social per motivi legati alla causa di separazione dei genitori, riescono lo stesso a essere “presenti” nelle Stories della mamma e del papà. Certo, i loro visi non vengono mostrati, ma è chiaro che continuano a essere le persone più importanti della vita sia di Chiara che di Fedez. L’imprenditrice, in particolare, proprio nelle ultime ore ha fatto un primo piano su un dolcissimo regalo che ha ricevuto dai bimbi. Al motto di “Presents from my babies” (con tanto di emoticon emozionata), ha mostrato due barattoli riempiti di gadget e perline colorate.
Cosa sono i candy beads
Cosa sono i barattoli multicolor che Leone e Vittoria hanno regalato a mamma Chiara? Si chiamano “Candy beads” (perché di solito vengono riempiti di caramelle colorate) e vengono usati per la creazione di bracciali e collane fai da te. Quelli di Chiara sono stati “rivisitati” e al posto delle classiche caramelle al loro interno sono stati inseriti perline, glitter, gadget fluo, pon-pon e cristalli, dunque tutto il necessario per realizzare degli scintillanti e “imprevedibili” gioielli fatti a mano. Leone e Vittoria useranno questi kit con lei? L’unica cosa certa è che il loro adorabile dono ha aggiunto un pizzico di dolcezza alla serata casalinga dell’imprenditrice.
